Biblios Cafè continua con la scoperta dei talenti locali. Venerdì 3 Luglio saranno dei nostri Stefano Amato con “Bastaddi”, edito da Marcos y Marcos. e Angelo Orlando Meloni, con “La fiera verrà distrutta all’alba”. Due autori siracusani, che ci presenteranno i loro nuovo testi e che accogliamo molto volentieri al Biblios Cafè. Appuntamento alle 19.
Bastaddi, di Stefano Amato
Avete presente Bastardi senza gloria, di quel genio di Tarantino?
Otto uomini feroci e selvatici, caricati a odio puro, minano alle fondamenta il dominio nazista.
In questo romanzo invece siamo in Sicilia, ed è la mafia l’oppressore.
Il tenente Ranieri, al comando dei suoi otto Bastaddi assetati di giustizia, colleziona scalpi di Cosa nostra.
Il Capo dei capi è sempre più nervoso.
Il Maxiprocesso con tutte quelle condanne è semplicemente intollerabile, e questi Bastaddi assatanati una spina nel fianco. Di questo passo, dove andremo a finire? Occorre proprio un gesto simbolico, una celebrazione della mafia, con i suoi picciotti, il suo onore, i suoi film.
Una bella serata mafiosa in un cinema di Siracusa sarà il giusto segnale per tutti.
La cupola di Cosa nostra concentrata in un cinema?
Che occasione meravigliosa, per i Bastaddi.
E se il cinema per giunta appartiene a Carla, che ha perso tutta la famiglia in una strage mafiosa… si scatenerà una gara esplosiva a chi stermina i mafiosi per primo nella sala buia.
Perché al cinema, o nei romanzi, i buoni in qualche modo ce la fanno, i cattivi muoiono quando devono morire.
E Falcone e Borsellino brinderanno in pace a una Sicilia finalmente libera, sorrideranno ancora.
Una cover letteraria di grandi passioni, umane e civili.
La fiera verrà distrutta all’alba di Angelo Orlando Meloni
Sotto un estratto.
La storia fa sorridere e riflettere allo stesso tempo, in quanto descrive perfettamente la situazione attuale degli aspiranti scrittori e anche del giornalismo moderno. La descrizione ovviamente è molto ironica, ma così ironica che sfiora l’assurda realtà in cui viviamo oggi.
Immaginiamo che il mondo sia un grosso imbuto all’interno del quale si trovano diverse persone che hanno imparato a leggere e a scrivere, e che tra queste persone ci sia qualcuna che prima di morire abbia scritto un libro, una raccolta di racconti, un saggio o delle poesie. Una percentuale di questi testi non verrà mai letta da nessuno e scivolerà giù per questo imbuto, andando a cadere e accumularsi in un magazzino o in una biblioteca. Che assomiglia molto a quella pensata da Franceschini, ma non apriamo questo capitolo, anzi stendiamo un velo pietoso. Tra queste opere c’è un romanzo, Sono felice, di Enzo Losanga, un ragazzo di Pachino che si è laureato in scienze politiche ma fa il cameriere in una pizzeria. Un giorno ad Enzo è arrivata una telefonata dall’editore Mille e Più di Torino, che gli ha detto che il suo libro verrà pubblicato. Enzo si licenzia dalla pizzeria e va a Torino, dove incontra altri stranissimi personaggi, tutti aspiranti scrittori o giornalisti che scrivono per giornali che per farsi leggere, addirittura, pagano i loro lettori, come Benni Carbonero. I sogni di queste persone andranno in fumo, perché la casa editrice esplode, e indovinate quale sarà l’unico romanzo che si salverà? Sono felice.
Commenti recenti