Venerdì 21 Aprile al Biblios Cafè avremo modo di parlare del romanzo “Cerniera lampo” di Luca Raimondi e Joe Schittino, il testo è stato scritto dai due autori a diciassette anni e già edito nel 1996 da una piccola casa editrice siracusana. Adesso, esattamente a vent’anni dalla sua prima apparizione, torna in una nuova versione ampiamente riveduta e corretta, grazie alle Edizioni Il Foglio di Gordiano Lupi. Il romanzo gode della sponsorizzazione di Giuseppe Culicchia, popolare autore del cult book “Tutti giù per terra”, che nella fascetta promozionale lo definisce “un romanzo che fa sorridere e riflettere”.
Appuntamento venerdì 21 Aprile con gli autori e Gianfranco Damico.
Al Biblios Cafè, ore 18.30. L’ingresso è libero
La trama, in breve: nel 1994, in un istituto professionale di una città di provincia (facile riconoscere Siracusa), si incrociano i destini di due adolescenti agli antipodi, Dino e Teo, di una professoressa di arte, Lara, e del marito Gianfranco, un ex carabiniere con velleità letterarie. I coniugi attraversano una crisi matrimoniale che sfocerà nel tradimento di lei con l’intraprendente Dino, in verità mosso più da desideri di rivalsa che non sentimentali o sessuali. Una serie di casualità, come i dentini di una cerniera lampo quando si incastrano nel cursore, si uniranno tra loro per stringere e stritolare in maniera imprevista e imprevedibile Teo, che sarà posto al centro dell’intrigo per una serie esilarante di equivoci. Un romanzo su una scuola non certo e non ancora “buona” (se mai lo diventerà davvero), i cui corridoi e le cui aule sono scenari di conflitti e contenitori di mediocrità e in cui gli alunni si agitano a volte in qualità di carnefici e altre nelle vesti di vittime predestinat
“Cerniera lampo” presenta un’esuberante varietà di linguaggi e stili, utilizzati con disinvoltura per restituire una galleria grottesca della popolazione scolastica, un microcosmo che ben rappresenta una società caotica, tanto ridicola quanto insidiosa. Al di fuori delle mura dell’istituto, tra genitori distratti, estremismi politici, paninoteche, rassegne cinematografiche, discoteche, prime pulsioni sessuali, ambizioni artistiche e l’onnipresente televisione a monopolizzare i sogni e gli incubi, la maturità sembra ancora lontana anni luce, non solo per i ragazzi, ma anche per gli adulti, in un mondo il cui senso appare inafferrabile.
Il romanzo risulta essere un perfetto “prequel” dei romanzi di Luca Raimondi “Se avessi previsto tutto questo” e “Tutto quell’amore disperso”, anch’essi editi dalle Edizioni Il Foglio. Anche in questo caso ci troviamo di fronte a un moderno romanzo di formazione, ambientato nello stesso istituto da cui proviene la futura matricola universitaria Carlo Piras, che qui fa una comparsata in quanto compagno di classe dei due protagonisti. A sottolineare la continuità con quei due romanzi, anche in questo caso la copertina è opera del fotografo Luca Morreale, che ha ritratto Giuseppe Vergopia, più popolare come dee-jay con ilpiù popolare come dee-jay con il nome d’arte Wergopix: entrambi aretusei come gli autori. Con questo romanzo si completa una grande tranche de vie generazionale sugli anni ’90, tanto sottovalutati quanto essenziali per capire il presente in cui ci troviamo. Gli amatori della musica dell’eclettico performer e compositore siracusano Joe Schittino, ormai noto a livello internazionale, troveranno numerosi riferimenti alla sua opera e, in appendice, una partitura precedentemente inedita, composta per l’occasione e perfettamente integrata nel contesto del romanzo. Un mese fa è uscito il suo cd “Visioni”, diciotto canti per voce e pianoforte edito da BAM MUSIC.
Luca Raimondi (1977) ha pubblicato con le Edizioni Dell’Ariete “Cuore del vuoto” (1998, con prefazione di Andrea G. Pinketts), con Aracne “Marenigma” (2009, prefazione di Eraldo Baldini), con Melino Nerella il lungo racconto contenuto in “Amore, rabbia e verità” (2009) e quello più breve in “Le eccellenze del gusto” (2011). Nel 2013 ha pubblicato per le Edizioni Il Foglio “Se avessi previsto tutto questo. In cerca d’amore nella Catania di fine millennio” (con il risvolto di copertina firmato da Roberto Alajmo) e nel 2014 “Tutto quell’amore disperso” (prefazione di Gianluca Morozzi). È autore anche di alcuni saggi, tra cui “Nient’altro che un sogno. Pasolini e la Trilogia della vita” (Bastogi, 2005), “Fronte del corto. Scenari siciliani del film breve” (Sampognaro & Pupi, 2005), “Il pensiero pedagogico di Pier Paolo Pasolini” (Sampognaro & Pupi, 2006) e “Comunicare la cultura” (Bonanno, 2007).
Joe Schittino (1977), “enfant prodige” che molti ricorderanno ospite al “Maurizio Costanzo Show” nei primi anni ’90, è un compositore perfezionatosi all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Roma. Dopo aver collaborato col regista e poeta Klaus Rohleder, Schittino ha ricevuto la commissione della Maison d’éducation de la Légion d’Honneur per il Concert Presidentiel 2011 sotto il patrocinio di Sarkozy. Nel 2015 è stato in residenza al Centre National de Danse Contemporaine (Angers). Tra i suoi interpreti: Novosibirsk Philharmonic Chamber Orchestra, Orchestra Filarmonica Italiana, Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, Coro Farnesiano, Quartetto Hermes, Ensemble Algoritmo, Steve Martland, Fabio Maestri, Marco Angius, Mario Ciaccio, Angelo Cavarra. La sua musica è stata eseguita, oltre che in numerosi paesi europei, anche in Russia, Taiwan e negli Stati Uniti: radiotrasmessa da ZDF, BBC, Hessischer Rundfunk, Rai Radio3; e pubblicata da Suvini Zerboni, Edition Gamma, Ebert Musik Verlag e BAM.
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